La prima giornata della quinta edizione del NORCIA 2024 GLOCAL ECONOMIC FORUM ESG89 si è conclusa con il tradizionale Forum Istituzionale. Il tema scelto quest’anno è UMANA SOSTENIBILITÀ E CRESCITA RESPONSABILE.
L’anima e il corpo. La spiritualità e l’intelligenza del cuore e delle mani. Utili anche per far funzionare meglio le nostre imprese. Il principio ispiratore “Ora et labora”, elemento cardine della filosofia di San Benedetto, è stato il fil rouge del dibattito che ha unito il cuore e le mani per garantire umana sostenibilità al tessuto imprenditoriale del Paese, soprattutto in prospettiva delle nuove generazioni.
“Quando si parla di umana sostenibilità occorre essere consapevoli del proprio ruolo per l’impresa. Se si acquisisce questa consapevolezza, sarà possibile intercettare il potenziale delle persone che fanno parte della squadra” – ha dichiarato Federico Montesi, Ceo Energy Solutions, introducendo l’argomento del panel. Una tematica a cuore anche per le banche, settore in cui “la transizione ecologica è la sfida epocale – ha sottolineato Alessandro Decio, AD Banco Desio – sulla governance ci siamo, ma sul tema della sostenibilità ambientale e sociale c’è ancora molto da fare. La questione più spinosa riguarda la formazione e il dialogo tra i nostri colleghi e le imprese”.
A seguire la scia della collaborazione sono state anche le parole di Ernesto Lanzillo, Deloitte Private Leader il quale si è concentrato sul tema della gestione multigenerazionale in azienda, “l’azienda deve saper gestire le differenti generazioni nel proprio ambiente coabitato da Gen Z, Millennials, Gen X e Boomer.
Sostenibilità è anche multi-generazionalità che deve incentivare, riconoscere e premiare il talento”.
“La mia famiglia nel passaggio generazionale ha messo l’uomo al centro della terra – ha sottolineato Giampaolo Farchioni, Ceo Farchioni Olii – Nella nostra attività coinvolgiamo anche persone con disabilità perché sostenibilità è anche inclusione sociale e territoriale”.
A seguire i progetti sostenibili di Philip Morris Italia rappresentati, per l’occasione, da Cesare Trippella, Head of Leaf EU Philip Morris Italia: “L’attenzione alla sostenibilità riveste un ruolo centrale all’interno delle strategie di PMI e coinvolge l’intera catena del valore italiana”. L’importanza di salvaguardare la terra, un progetto condiviso anche da Luisa Todini, imprenditrice e manager: “Anche chi non è nato nella terra alla fine ha sempre a che fare con i suoi prodotti. Il nostro è un progetto di economia circolare che unisce ciò che la natura lascia e noi conserviamo per un nuovo utilizzo”.
“All’economia italiana occorre una presa di coscienza sull’importanza di investire. I nostri giovani hanno la necessità di credere che sia possibile migliorare il loro futuro, e noi insieme alla classe dirigente, dobbiamo impegnarci affinché la nostra Italia mantenga la possibilità di un’ulteriore crescita” – ha concluso Domenico Metelli, di Luigi Metelli Spa.
Una presa di coscienza anche da parte di Flavio Cecchetti, Ceo Susa: “Nel trasporto consumiamo CO2 e siamo perfettamente consapevoli che al nostro ambiente non fa bene. Ci impegniamo per migliorare questo aspetto perché i tempi sono ristretti e ai nostri figli rischiamo di lasciare un mondo ostile”.
Le conclusioni sono state lasciate alla Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei: “Il nostro territorio con i suoi Santi protettori ha forgiato il carattere dei nostri bravi imprenditori fatto di solidi principi. Parliamo di una terra dove si vive bene e anche a lungo, in cui i giovani possono lavorare per il mondo e con il mondo restando in regione… e noi abbiamo la responsabilità di creare le condizioni favorevoli per farli rimanere. Le aziende non solo devono avere programmi di investimento sui giovani, ma l’obiettivo primario dovrà essere anche quello di non farli andare via”.
FONTE: ESG89 – Claudia Boccucci.
